louis kahn

Louis Kahn e Roma

Martedì 26 novembre, ore 10 | aula Magna sede di Valle Giulia | Via Gramsci, 53
giornata di studio: Roma, l'eredità di Kahn
DOTTORATO DRACO

Terminata la stagione dei “maestri” (Le Corbusier, Gropius, Mies van der Rohe), quella di Louis Khan è stata senz’altro la figura più rilevante nel panorama architettonico mondiale degli anni ’70.

In anni recenti si sta assistendo, a livello globale, a un rinnovato e crescente interesse per la sua opera, riconosciuta come vero atto di rifondazione dell’architettura moderna.

Una prima fase di tale riscoperta, legata essenzialmente alle vicende umane dell'architetto americano è stata inaugurata dall'uscita del film My Architect di Nathaniel  Kahn (2003); a pochi anni di distanza il restauro della Yale University Art Gallery (2006) ha riaperto in America il dibattito su Louis Kahn, al quale hanno fatto ampia eco in ambito europeo la retrospettiva“Louis Kahn ,The power of Architecture” al NAi di Rotterdam  protrattasi  poi a Basilea e Oslo ,  il libro di William Whitaker e George Marcus “The houses of Louis Kahn” e il testo, in lingua italiana  di Maria Bonaiti “Louis I.  Kahn. 1901-1974” (2013). Il 2012 ha visto inoltre l'inaugurazione del magnifico Franklin D. Roosevelt Four Freedoms Park, realizzato postumo a quarant' anni di distanza dalla morte dell'architetto americano.

Grande attesa sta suscitando, inoltre, l'inaugurazione della nuova ala del Kimbell Museum (uno dei capolavori di Kahn) progettata da Renzo Piano e prevista per la fine di Novembre 2013.

La maggior parte di questi nuovi  studi verte, tuttavia, soprattutto sulle opere del “primo Kahn” o su quelle incompiute. Si avverte ora, invece, l’esigenza di indagare il fondamentale rapporto di Louis Kahn con Roma, città che lo ha affascinato con le sue potenti rovine e che è all’origine del suo nuovo modo di progettare. Roma ha, infatti, influenzato enormemente  Louis Kahn e, a sua volta, Kahn ha condizionato in maniera durevole un’ intera generazione di architetti romani.

Rispondendo a questa necessità il DRACO, Dottorato in Architettura e Costruzione della Sapienza di Roma, diretto da  Giuseppe Strappa, organizza, con la collaborazione dell'American Academy in Rome, e con il supporto dei figli di Louis Kahn (il regista Nathaniel, la musicista Sue Anne, la pittrice Alexandra) e dei più importanti studiosi del tema, la giornata di studio : “Roma,l'eredità di Kahn” , moderata dagli architetti Elisabetta Barizza e Marco Falsetti.

La prima parte della giornata  indagherà le tematiche legate al soggiorno di Kahn a Roma e la vitale influenza di tale soggiorno sul suo pensiero. Interverranno i figli di Kahn Nataniel, Sue Ann e Alexandra (in streaming da Philadelphia), e gli architetti, Maria Bonaiti, Giorgio Ciucci, Paolo Portoghesi, Giuseppe Strappa. Saranno indagati il contesto italiano e romano in cui il messaggio di Kahn è stato accolto e le diverse forme della sua ininterrotta influenza.

La seconda parte della giornata  interesserà  gli aspetti più direttamente legati al progetto, analizzandol' influenza  di Kahn sulla generazione di  architetti che per prima ha conosciuto e indagato la sua opera. Interverranno Franco Purini, Lucio Barbera, Claudio D'Amato, e gli architetti del G.R.A.U. (Gruppo Romano Architetti Urbanisti) eredi diretti del messaggio kahniano: Paola Chiatante, Gabriella Colucci, Anna Di Noto, Roberto Mariotti, Massimo Martini, Pino Milani, Francesco Montuori, Patrizia Nicolosi e Corrado Placidi.

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