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Lezione conferenza del Prof. Wladek Fuchs

Lezione conferenza del Prof. Wladek Fuchs

La regola del «fattore 7»: progettazione delle strutture centrali romane sulla base dell’approssimazione 

 

La lezione presenta l'analisi della metrologia e della struttura geometrica delle strutture centrali romane. Sulla base dello studio del Tempio di Vesta nel Foro Romano, del Pantheon e del Colosseo, mostra il metodo usato da parte degli architetti romani per calcolare la circonferenza totale e della lunghezza degli archi con l'uso dell'approssimazione di π = 22/7. Per produrre semplici valori numerici, gli architetti romani usavano i raggi dei cerchi che erano multipli di sette, quindi possiamo parlare della regola del “fattore 7”. In questo modo gli architetti hanno calcolato le distanze degli intercolumni nel Tempio di Vesta, la dimensione delle nicchie e il ritmo dei cassettoni della cupola del Pantheon e il disegno del portico esterno e della struttura interna del Colosseo. L'analisi mostra anche altri esempi, che confermano che il metodo era rappresentativo della metodologia progettuale universale degli edifici centrali in età imperiale, dopo Augusto.

La lezione mostra anche l'uso del reticolo quadrato e del sistema modulare nel processo di progettazione delle stesse strutture e di altri edifici contemporanei. Con questo metodo gli architetti romani controllavano e armonizzavano il sistema delle proporzioni, la famosa "simmetria" descritta da Vitruvio. L'analisi evidenzia gli aspetti comuni del metodo e quelli più particolari per i singoli progetti.

 

Profilo: Prof. Wladek Fuchs, Ph.D.

Professore della Scuola di Architettura all’Università di Detroit Mercy negli Stati Uniti. Il soggetto generale della sua ricerca è lo studio dei sistemi geometrici e dei metodi di progettazione nell’architettura romana. Il titolo comune per gli studi è “Affrontare Vitruvio”. Negli ultimi anni Wladek ha pubblicato articoli sui teatri romani e sui templi rettangolari e al momento sta studiando i templi e altre strutture rotonde. Ha mostrato che il mondo della geometria progettuale del periodo romano è molto più ricco e interessante di quanto descritto da Vitruvio. Si possono riconoscere gli schemi geometrici usati da quasi tutti gli architetti romani, ma anche gli stili e metodi individuali.

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