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AL CENTRO DI ROMA. STORIA, ARTE, ARCHITETTURA E ARCHEOLOGIA

 Palazzo Venezia - via del Plebiscito 118 00186 Roma
 gio, 15 feb 2024 18:00 - 19:30

AL CENTRO DI ROMA. STORIA, ARTE, ARCHITETTURA E ARCHEOLOGIA

Rassegna a cura di Edith Gabrielli

Ciclo COSTRUIRE RACCONTARE ARCHITETTURA a cura di Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura "Sapienza", Università di Roma

CONFERENZA

Aldo Aymonino, Architetto

presenta

Va bene così.

introducono

Edith Gabrielli e Orazio Carpenzano

La conferenza affronta il tema della differenza di scala che un architetto si trova a dover affrontare durante la sua vita professionale. Se, da un lato, sembra che la società e i committenti (sia pubblici che privati) chiedano costantemente un professionista sempre più specializzato, dall'altro lato gli stessi committenti chiedono un consulente che "risolva i problemi" che si presentano nella vita quotidiana, sia in situazioni apparentemente molto semplici che in quelle altamente complesse.

In questo "gap" di apparenti contraddizioni l'architetto può essere la figura professionale necessaria per l'equilibrio delle sue conoscenze tra scienze umane e scientifiche.

Alcuni progetti, che vanno dalla scala territoriale e paesaggistica al design industriale di oggetti di arredo urbano, mostreranno come, attraverso il tempo, la luce e lo spazio, vengono modellate le percezioni delle città e dei paesaggi della nostra contemporaneità.

 

Aldo Aymonino (Roma 1953), architetto, si è laureato nel 1980 all’Università Sapienza di Roma con Ludovico Quaroni. E’ iscritto all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia dal 1981. Dal 1986 insegna progettazione architettonica e urbana, prima all’università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti-Pescara e poi all’Università Iuav di Venezia, dove dal 2000 è professore ordinario presso il Dipartimento di “Culture del Progetto”, di cui è stato Direttore dal 2018 al 2021. È stato titolare della Cattedra UNESCO per il Patrimonio e la Rigenerazione Urbana, Guest Critic per le Università di Waterloo e Carleton del Canada, Washington State e Cornell degli USA. Ha pubblicato saggi e progetti in riviste internazionali e ha scritto Funzione e simbolo nell'architettura di Louis Kahn (1992), Spazi pubblici contemporanei: Architettura a Volume Zero (2006 - con Valerio Paolo Mosco), Architettura a Zero Cubatura (2007) e Zodiac 1957-1973: una storia italiana (2023 - con Federico Bilò). Come architetto progettista ha realizzato vari edifici pubblici e privati e vinto concorsi nazionali e internazionali di progettazione architettonica, ha lavorato per il progetto IBA di Berlino ed è stato invitato alle edizioni del 1991, 2002 e del 2023 - nel padiglione della Repubblica Popolare Cinese - della Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano del 1995 e alla mostra del Royal Institute of British Architects “Architecture on the Horizon”, tenuta nel 1996 a Londra. E’ attualmente progettista consulente del Consorzio “Venezia Nuova” per la realizzazione delle opere a terra del sistema di barriere mobili per la salvaguardia della laguna di Venezia (Progetto MOSE) e del Gruppo Bonomi di Brescia per la progettazione di elementi di arredo per la realizzazione di una linea ferro-tranviaria.

 

COSTRUIRE RACCONTARE ARCHITETTURA a cura di Orazio Carpenzano, preside della Facoltà di Architettura, "Sapienza" Università di Roma

Costruire e raccontare sembrano due mondi lontanissimi.

In realtà hanno bisogno l’uno dell’altro, anche se talvolta assumono posizioni difensive e di chiusura per non rischiare di far interagire troppo i loro due campi di esistenza nei rispettivi spazi teorici e professionali.

Sarebbe come dire Astrazione e Costruttività, oppure Fabrica et Discorso, per stare nel solco di endiadi che hanno rivelato alcune dissonanze cognitive tra quello che gli architetti raccontano e quello che effettivamente producono come opere.

Qualcuno prova a ridurre ogni eventuale dissonanza, qualcun altro giustifica pienamente le contraddizioni di un lavoro in bilico tra sapere e saper fare, arrivando persino all’autoinganno, alle false critiche e alle bugie.

Abbiamo bisogno di raccontare e di costruire, per comprendere, sempre meglio, il modo di agire degli architetti attraverso le loro opere.

Attraverso sei incontri con altrettante personalità del mondo dell’architettura, proveremo a dare sostanza al tema interrogando il loro centro narrativo e la loro idea di costruzione.

Le autrici e gli autori invitati sono molto distanti tra loro nel modo di interpretare il nesso tra astrazione e costruttività. I loro contributi saranno utili per rintracciare quei legami nascosti nel tema, all’interno del quale intanto cresce l’insidia o la grande opportunità dell’Intelligenza artificiale.

 

Per scoprire tutti gli appuntamenti della rassegna:

vive.cultura.gov.it

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