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Workshop "Valentina Valentina"

Mercoledì 30 marzo si inaugura alle ore 17:30, presso l'Aula Autogestita Petruccioli della Facoltà di Architettura dell'università Sapienza (Roma, via Antonio Gramsci 53), la mostra Valentina Valentina.

L’esposizione, a cura del collettivo studentesco “AIM. Architettura in Mobilitazione”, prende le mosse dalla mostra tenutasi nel settembre 2015 presso la galleria Embrice a Roma, e rimarrà aperta con ingresso libero fino al 13 aprile.

La mostra era stata concepita come “un omaggio e insieme una prima ricognizione dell'opera di Valentina Ricciuti (1979-2014), figura di donna e di intellettuale che ha lasciato una profonda traccia nell’ambiente architettonico e in tutte le persone che hanno avuto, in vario modo e a vario titolo, la fortuna di conoscerla”. 

Gli studenti hanno deciso di ospitare ed ampliare questa esposizione, dedicando i propri spazi alla memoria dell'architetto Ricciuti. In tal senso, la mostra diviene anche uno stimolo per avvicinarsi ai lavori ed alle ricerche svolte da una persona di grande spessore intellettuale, muovendosi attraverso disegni e progetti, dai primi passi nella facoltà di architettura fino all'attività professionale.

Ex studentessa della facoltà di Architettura di Valle Giulia, architetto e dottoranda presso l'università degli Studi di Firenze, autrice di libri ed articoli, collabora con numerosi architetti e artisti come Franco Purini, Francesco Moschini, Alessandro Anselmi, Licia Galizia, Michelangelo Lupone, Roberto Pietrosanti e Bruno di Lecce. Nel 2006 fonda con Roberto Ianigro lo studio Medir, i cui progetti ricevono prestigiosi premi e riconoscimenti, partecipando a diverse manifestazioni di architettura nel mondo, quali la Biennale di Architettura di Venezia e l'Expo di Shangai.

La mostra non vuole solamente delineare il profilo di un architetto ma, tramite il filo conduttore del “pesciolino che si tuffa nel mare”, immagine cara a Valentina, invita gli studenti della facoltà a cercare un confronto con le idee di Valentina, ragazza e studentessa, per poi studiare i suoi testi e le opere che realizza nello studio Medir. 

Il percorso evoca momenti e aspetti emblematici e cruciali della sua attività utilizzando mezzi comunicativi diversi: il macro frammento di un suo progetto riprodotto nel grande piano inclinato dell’allestimento; il pannello contenente pensieri e riflessioni su Valentina; il documentario, della durata di 30’, realizzato in gran parte attraverso testimonianze filmate nei luoghi per lei significativi; le foto da lei scattate nel corso dei viaggi di studio; gli schizzi e i render delle realizzazioni professionali.

Ultimo elemento, i mattoni, su cui sono intervenuti graficamente amici e colleghi saranno integrati da altri realizzati dagli studenti nell'ambito di un workshop che si terrà nella giornata inaugurale.

Il tentativo compiuto da questa mostra di evidenziare alcuni dei concetti chiave della visione etica e poetica di Valentina Ricciuti, seppur lungi dall’essere esaustivo, ci ha permesso di allacciare con lei ulteriori nuovi legami che certo ci saranno di aiuto nell’approfondire lo studio della sua figura negli anni a venire.

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