Aisre

Titolo Sessione Organizzata

Titolo Sessione Organizzata
 
Pianificazione/progettazione integrata per territori e città ecologiche: Sperimentazioni e proposte
Numero contributi ca. 12
 
Dip. Patrimonio, Architettura, Urbanistica, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria
 
Enti Locali: Municipio III, Roma Capitale, Reggio Calabria, ENEA, Regione Lazio, Regione Calabria, Commissione Ambiente e Paesaggio INU, Legambiente
 
Abstract
Pianificare e progettare territori e città sostenibili significano progetti e politiche multicriteria che considerino in modo integrato e complesso le varie componenti naturali ed antropiche.
Dopo aver costruito quadro teorico generale e scenari possibili a partire dalla Conferenza AISRe 2011, scopo di quest’anno è riportare cosa già è possibile realizzare sia con le tecniche, tecnologie esistenti che con i disposti normativi già in essere a livello nazionale, regionale e locale. 
Quindi avere casi esemplificativi di Piani, Progetti, Politiche e Programmi di una inversione di logica che sia coerente con “l’approccio integrato’ ecologico”, cioè con le indicazioni emerse da documenti quali La Carta di Lipsia (2007), da esperienze avviate da anni (es. Ecolonia, 1989-1993), dalle strategie più recenti di cui la città di Copenhagen con The Sustainable City (2009). 
Non solo sotto il profilo energetico (De Pascali, 2008), ma anche socialmente ed economicamente, quindi perseguire il miglior benessere per gli abitanti: proponendo così i presupposti far divenire questi, se si tratta di insediamenti ispirati alla città come indicava Cacciari nel 1991, cum-cives, cittadini. Con le finalità comunitarie proposte in Smart City ovvero considerare gli aspetti immateriali e fisici del territorio e delle città per costruire comunità locali inclusive sostenibili socialmente ed ambientalmente cioè processi antropici sostenibili (Aragona, 2000) quindi aiutare la formazione di cum-cives ecologi”.
La morfologia, nuova od esistente, viene ad essere letta attraverso gli elementi naturali, cioè acqua, aria, sole, suolo, vegetazione al fine di verificarne il “funzionamento”, cioè l’efficacia e l’efficienza, del rapporto tra ambiente e sostenibilità. Riprendendo la filosofia che già nel 1969 proponeva McHarg, è il contesto che disegna il piano/progetto. Questo sia che l’oggetto di piano o progetto sia nuovo o da trasformare. 
La mobilità, quindi le infrastrutture, ed i servizi partecipano in modo rilevante nella costruzione delle condizioni di benessere. A tale riguardo la dimensione gioca un ruolo molto importante poiché energia e trasporto sono fortemente influenzate dalla variabile distanza.
Queste considerazioni assieme agli aspetti legati alla “socialità” del territorio e della città, in primo luogo quale spazio pubblico collettivo, ed a quelle relative all’immaginario individuale e delle comunità, suggeriscono alcuni elementi che ricordano la città compatta medievale o gli insediamenti ipogei quali quelli in Cappadocia od i Sassi di Matera. Ciò implica prestare altrettanta importanza alla tipologia edilizia, quindi alla bioarchitettura, ovviamente dando per scontato l’applicazione delle buone norme ed il rispetto delle leggi per quanto concerne la bioedilizia.
In tal senso non è indifferente il ricorso a materiali e professionalità locali (la filosofia del km.0 assieme all’attenzione allo sviluppo locale), eventualmente anche da costruire o ricostruire: tutto ciò rientra nel considerare le potenzialità del contesto territoriale.
 
La sessione intende proseguire la costruzione di una strategia metodologica che consenta di pianificare/progettare bio-territori seguendo un approccio complesso basato sull’alleanza tra uomo e natura (1995). Enfatizzando la necessità di un approccio multicriteria e dando particolare attenzione alla trasformazione dell’esistente nella logica dello “0” consumo di nuovo suolo urbanizzato ed alle possibilità della produzione di energia locale integrata con le caratteristiche dei luoghi: magnifica sfida che nasce da questa crisi, kρίσις, ovvero opportunità di svolta radicale e superamento dell’attuale modello di territorio e città ormai insostenibile come anticipato dal 1972 dal Club di Roma in The Limits of Growth.
 
Riferimenti bibliografici
Aragona S., Ambiente urbano e Innovazione. La città globale tra identità locale e sostenibilità, Cangemi, Roma Reggio Calabria, 2000 
Cacciari M., Aut civitas, aut polis in (a cura di) Mucci E., Rizzoli P., L’immaginario tecnologico metropolitano, Franco Angeli, Milano, 1991
De Pascali P. Città ed energia. La valenza energetica del’organizzazione insediativa. Franco Angeli, Milano 2008
Legambiente, Rapporto Comuni Rinnovabili 2010, Roma
McHarg I.L. Design with Nature, J. Wiley & Sons, Inc., New York, 1969
Meadows H.D. (et al.) (1972), I limiti dello sviluppo, Club di Roma, Mondadori, Milano
Scandurra E., L’ambiente dell’uomo, Verso il progetto della città sostenibile.  Etas Libri,1995
Ue, La Carta di Lipsia, 2007
Ue, Smart City, 2010 
 
 
 

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